venerdì 14 settembre 2012
An evenig at the Opera
Etichette:
Opera Garnier,
Paris
Ubicazione:
60 Rue de Rivoli, 75004 Parigi, Francia
giovedì 6 settembre 2012
Da Parigi all'oceano
Da Parigi all’oceano con l’auto… si può fare, con l’auto
prenotata a poche ore dalla partenza si può fare! Le distanze che abbiamo
percorso ogni giorno sono state colossali… e le viste strepitose!
La Normandia delle foto è la Normandia che mi ricordo, quella
che mi è rimasta impressa nella mente insomma. Mare, campi di grano e mucche… un
sacco di mucche e un sacco di campi!
Abbiamo scelto di visitare la Normandia per la sua grande e
triste storia, la Loira invece per il suo fascino rinascimentale.
Abbiamo scelto come punto di partenza Honfler, cittadina
turistica e di pescatori dove abbiamo dormito in una casa (Bed and Breakfast) dove
la colazione ci veniva servita su piatti antichi, con in sottofondo una musica
americana di inizio secolo.
Abbiamo visto la falesia di Etretat al crepuscolo, ed è proprio reale il paragone che le viene fatto per cui assomiglia alla proboscide di un
elefante intinta nell’acqua.
Abbiamo percorso gran parte della costa della Normandia alla
ricerca dei porti Americani ed Inglesi. Ad Arromanches
Les Bains si possono ancora vedere e toccare le “carcasse” arrugginite
del porto artificiale realizzato dopo lo sbarco.
Abbiamo calpestato l’erba di un cimitero canadese pieno di
croci bianche circondate dal silenzio.
Abbiamo raggiunto l’isola di Mont Saint-Michel prestissimo svegliandoci all’alba per vedere l’abbazia priva della
folla di turisti.
La regione della Loira è tutta un altro paesaggio, è verde e piena di boschi e cattedrali!
I
castelli sono enormi e circondati da parchi altrettanto enormi curati alla
perfezione, e ovviamente sono circondati d’acqua o spesso da canali artificiali
fatti scavare da sovrani pretenziosi!
Le cattedrali
sono capolavori giganteschi. Abbiamo concluso il viaggio con la visita della
cattedrale di Chartres, riconoscibile per le sue due torri diverse perché
costruite in epoca diversa. Siamo saliti su una delle due torri dopo aver
percorso una scala a chiocciola con infiniti scalini. Da lassù la vista è
magnifica quasi da farti dimenticare di essere su una torre così stretta che
sembra cadere da un momento all’altro, ma che d’altra parte fa pensare a
quanto fossero consapevoli delle tecniche costruttive coloro che l’anno edificata
pietra per pietra!
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