giovedì 6 settembre 2012

Da Parigi all'oceano

























































Da Parigi all’oceano con l’auto… si può fare, con l’auto prenotata a poche ore dalla partenza si può fare! Le distanze che abbiamo percorso ogni giorno sono state colossali… e le viste strepitose!

La Normandia delle foto è la Normandia che mi ricordo, quella che mi è rimasta impressa nella mente insomma. Mare, campi di grano e mucche… un sacco di mucche e un sacco di campi!
Abbiamo scelto di visitare la Normandia per la sua grande e triste storia, la Loira invece per il suo fascino rinascimentale.
Abbiamo scelto come punto di partenza Honfler, cittadina turistica e di pescatori dove abbiamo dormito in una casa (Bed and Breakfast) dove la colazione ci veniva servita su piatti antichi, con in sottofondo una musica americana di inizio secolo.
Abbiamo visto la falesia di  Etretat al crepuscolo, ed è proprio reale il paragone che le viene fatto per cui assomiglia alla proboscide di un elefante intinta nell’acqua.
Abbiamo percorso gran parte della costa della Normandia alla ricerca dei porti Americani ed Inglesi. Ad Arromanches Les Bains si possono ancora vedere e toccare le “carcasse” arrugginite del porto artificiale realizzato dopo lo sbarco.
Abbiamo calpestato l’erba di un cimitero canadese pieno di croci bianche circondate dal silenzio.
Abbiamo raggiunto l’isola di Mont Saint-Michel prestissimo svegliandoci all’alba per vedere l’abbazia priva della folla di turisti.

La regione della Loira è tutta un altro paesaggio, è verde e piena di boschi e cattedrali!
I castelli sono enormi e circondati da parchi altrettanto enormi curati alla perfezione, e ovviamente sono circondati d’acqua o spesso da canali artificiali fatti scavare da sovrani pretenziosi!
Le cattedrali sono capolavori giganteschi. Abbiamo concluso il viaggio con la visita della cattedrale di Chartres, riconoscibile per le sue due torri diverse perché costruite in epoca diversa. Siamo saliti su una delle due torri dopo aver percorso una scala a chiocciola con infiniti scalini. Da lassù la vista è magnifica quasi da farti dimenticare di essere su una torre così stretta che sembra cadere da un momento all’altro, ma che d’altra parte fa pensare a quanto fossero consapevoli delle tecniche costruttive coloro che l’anno edificata pietra per pietra!