Polipo "take away".
Il parco che circonda il tempio sarebbe molto “zen”, se non
fosse per la quantità enorme di turisti (pochissimi occidentali).
Demoralizzate dalla velocità di spostamento degli autobus
oggi abbiamo girato sempre a piedi e per arrivare al mercato di Nishiki,
soprannominato “la cucina di Kyoto”, abbiamo percorso la strada del filosofo
piena di ciliegi, purtroppo non ancora in fiore, e divisa in tutta la sua
lunghezza da un fiumiciattolo. Finalmente, all’ultima giornata a Kyoto ,
abbiamo capito come orientarci in questa città!
Dopo la lunga ma piacevole camminata siamo arrivate in
centro a Kyoto. Il mercato è pieno di profumi e sapori tipici della cucina di
Kyoto; vi si può trovare dal pesce alle spezie, dalle caramelle alle verdure…
senza dimenticare il polipo “take away”, un po’ impressionante!!!! Il lungo e
stretto viale coperto era pieno di persone, turisti e non, curiosi o
compratori. Noi abbiamo curiosato tra le strane cibarie e abbiamo continuato
verso la vicina galleria di negozi Takashimaya, dove si possono acquistare dai
tipici souvenir ad oggetti preziosi. Naturalmente l’acquisto del giorno è stato
fatto.
Una delle particolarità di questa città sono i templi che
sorgono nei punti più improbabili, schiacciati tra costruzioni moderne o
all’interno di mercati.
Finalmente dopo tante ricerche (grazie a cartelli
LEGGIBILISSIMI) abbiamo scoperto il quartiere di Higashiyama, formato da vie
con costruzioni antiche ora piene di negozietti. Secondo la credenza popolare
scivolare sulle scale delle vie lastricate può costare due o tre anni di
sfortuna, per fortuna non siamo cadute noi!!!
La nostra giornata si è conclusa con un’ottima cena nel
quartiere di Pontocho, quartiere dalla vita notturna più viva a Kyoto, ricca di
locali. Anche qui abbiamo cenato scalze e sedute su basse sedie, un esperienza
da provare!!
Ora cerchiamo di far stare tutto in valigia, domani partiamo
alla volta di Osaka, dove staremo per due giorni prima di partire per un'altra
città.
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