Il secondo giorno è terminato e anche si spera la pioggia!!! Oggi abbiamo visitato i quartieri di Ueno, Asakusa, Akihabara e concluso la giornata con un veloce passaggio a Roppongi.
La mattina abbiamo visitato il
Museo Nazionale (che onestamente parlando non valeva proprio il suo nome di “Nazionale”)
ed il vicino parco Ueno dove si erige una splendida pagoda a cinque ordini
risalente al XVII secolo. Abbiamo curiosato anche al mercato Ameyoko, una
grandissima concentrazione di bancarelle in cui si trova di tutto a buoni
prezzi e non. La storia dice che dopo l’ultima guerra si diffuse il mercato
nero e il termine Ame acquisì il significato di americano (Yoko significa
vicolo), ora nella zona si può acquistare dal Rolex (tarocco?) alla frutta
esotica…
Qui ci si è aperto un mondo di
suoni e di colori: le sale Pachino e le salagiochi. Tokyo è il paradiso dei
giochi e noi non potevamo essere da meno, perciò abbiamo seguito delle
scolarette in divisa come nei cartoni animati. Così ci siamo lanciate in una
macchinetta che ci ha scattato delle foto divertentissime che abbiamo pubblicato.
Sapete indovinare quali sono?
Il pomeriggio abbiamo visitato l’affollatissimo
Tempio Senso-ji dove abbiamo notato che la gran parte dei turisti sono tutti
giapponesi, eravamo tra le poche occidentali. Naturalmente la strada che
conduce al tempio era strastrastra piena di souvenirs commerciali, tra cui il
famosissimo gatto che muove la zampa e kimoni a pochi Yen… insomma un bazar.
Da qui ci siamo dirette verso
Akihibara, il quartiere della tecnologia per eccellenza a Tokyo o forse nel
mondo… interi palazzi ospitano negozi di elettronica e sulle strade i
venditori, come nelle televendite, invitano le persone ad entrare con voce
urlante. Ci siamo perse più volte tra tutte queste insegne luminose, ma alla
fine l’acquisto della giornata è stato fatto ed è pronto per essere testato…
Una cosa che ci ha stupito tanto
è stato che, per entrare negli edifici, bisogna riporre gli ombrelli in
appositi contenitori con tanto di lucchetto; oppure all’entrata dei negozi c’è
una macchinetta in cui si inserisce l’ombrello e in mezzo secondo esce vestito
di plastica pronto per non perdere neanche una goccia!!! Incredibile!!!
Domani si spera nel bel tempo… destinazione Nikko!!!








































belle anche 'ste nuove foto:è proprio un altro mondo; carini i bimbi ma anche quella dell'omino col risciò (si chiama così anche in Jap?). In attesa di novità, un bacione. Mom&dad
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