sabato 17 marzo 2012

Dal passato al presente









   



















 











  




  



 


Il secondo giorno è terminato e anche si spera la pioggia!!! Oggi abbiamo visitato i quartieri di Ueno, Asakusa, Akihabara e concluso la giornata con un veloce passaggio a Roppongi. 
La mattina abbiamo visitato il Museo Nazionale (che onestamente parlando non valeva proprio il suo nome di “Nazionale”) ed il vicino parco Ueno dove si erige una splendida pagoda a cinque ordini risalente al XVII secolo. Abbiamo curiosato anche al mercato Ameyoko, una grandissima concentrazione di bancarelle in cui si trova di tutto a buoni prezzi e non. La storia dice che dopo l’ultima guerra si diffuse il mercato nero e il termine Ame acquisì il significato di americano (Yoko significa vicolo), ora nella zona si può acquistare dal Rolex (tarocco?) alla frutta esotica…
Qui ci si è aperto un mondo di suoni e di colori: le sale Pachino e le salagiochi. Tokyo è il paradiso dei giochi e noi non potevamo essere da meno, perciò abbiamo seguito delle scolarette in divisa come nei cartoni animati. Così ci siamo lanciate in una macchinetta che ci ha scattato delle foto divertentissime che abbiamo pubblicato. Sapete indovinare quali sono? 
Il pomeriggio abbiamo visitato l’affollatissimo Tempio Senso-ji dove abbiamo notato che la gran parte dei turisti sono tutti giapponesi, eravamo tra le poche occidentali. Naturalmente la strada che conduce al tempio era strastrastra piena di souvenirs commerciali, tra cui il famosissimo gatto che muove la zampa e kimoni a pochi Yen… insomma un bazar.
Da qui ci siamo dirette verso Akihibara, il quartiere della tecnologia per eccellenza a Tokyo o forse nel mondo… interi palazzi ospitano negozi di elettronica e sulle strade i venditori, come nelle televendite, invitano le persone ad entrare con voce urlante. Ci siamo perse più volte tra tutte queste insegne luminose, ma alla fine l’acquisto della giornata è stato fatto ed è pronto per essere testato…
Una cosa che ci ha stupito tanto è stato che, per entrare negli edifici, bisogna riporre gli ombrelli in appositi contenitori con tanto di lucchetto; oppure all’entrata dei negozi c’è una macchinetta in cui si inserisce l’ombrello e in mezzo secondo esce vestito di plastica pronto per non perdere neanche una goccia!!! Incredibile!!!

Domani si spera nel bel tempo… destinazione Nikko!!! 

1 commento:

  1. belle anche 'ste nuove foto:è proprio un altro mondo; carini i bimbi ma anche quella dell'omino col risciò (si chiama così anche in Jap?). In attesa di novità, un bacione. Mom&dad

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